Come creare e produrre un proprio brand di abbigliamento

Dall'idea al prodotto finito, dietro la nascita di ogni azienda c'è un'iter personale, burocratico e pratico da seguire. E' così anche nel mondo della moda, dove il campo per fortuna è molto ampio e lascia tanto spazio a fantasia, immaginazione, idee innovative e opportunità. Se il tuo sogno è quello di entrare a far parte di questo settore, ecco quali step dovrai seguire per creare e produrre una propria linea di abbigliamento!

Step 1: Scegli bene il tuo prodotto e trova il Unique Selling Point

unique selling point Per creare la propria linea di abbigliamento il primo passo da fare è trovare un'idea, non una qualsiasi, ma un'idea bella, nuova e unica che caratterizzerà l'azienda generando così il proprio Unique Selling Point, il punto di forza che differenzia dalla concorrenza!

Il mondo della moda per fortuna è ampio e offre diverse possibilità per scegliere cosa produrre e a quale target puntare in base a diverse varianti, ad esempio:

  • Genere: uomo, donna, bambini, ragazzi, senior, taglie forti, premaman
  • Prodotto: accessori, t-shirt, pantaloni, gonne, camicie, giacche, abiti da sposa, abiti da sera
  • Stile: elegante, casual, sportivo, vintage, pin-up, etnico

Questi possono essere degli spunti iniziali in base ai propri interessi i quali devono essere uniti a delle ricerche di mercato utili a capire cosa il consumatore cerca e cosa invece è già stato prodotto dai competitor. Solo così si può evitare di creare un prodotto già visto e rivisto e ottenere invece qualcosa di unico, identificativo e preferibile a quello degli altri, offrendo un concept aziendale mai visto prima. L'Unique Selling Point è proprio questo: una caratteristica in più che rende diversi e migliori. Nel mondo della moda questa caratteristica potrebbe essere:

  • Un tessuto di migliore qualità
  • Un prezzo più competitivo
  • Un capo esclusivo mai ideato prima
  • Una nuovissima fantasia ancora mai disegnata

Insomma qualcosa che gli altri non hanno ancora prodotto e per capire meglio questo concetto un esempio pratico è rappresentato dal marchio Desigual. L'azienda spagnola è infatti famosa per la sua personale fantasia floreale ricamata sugli abiti. Questo è il suo Unique Selling Point, dei motivi prodotti solo da Desigual, quindi unici nel loro genere che visti in una vetrina non possono che ricondurre al marchio.

Step 2: Scegli il modello di business migliore per te

modello business Una volta scelto il prodotto che si vuole proporre, serve capire il modello di business che meglio si adatta alla propria azienda e persona. Come fare e su cosa basarsi?
Innanzitutto bisogna pensare alle risorse che si hanno a disposizione in termini economici, tecnici, umani e temporali (budget, macchinari, tempo, collaboratori); poi è necessario valutare le proprie esigenze, competenze e capacità. Anche in questa fase il mondo della moda ci viene in aiuto con la sua vastità mettendo a disposizione delle opzioni, ognuna delle quali richiede pratica e spese variabili.
Si può infatti spaziare dalle semplici t-shirt con stampa a linee di abiti più complesse che utilizzano ad esempio tessuti più raffinati o ecologici, oppure dalla classica vendita in negozio agli innovativi store online.
Per capire meglio cosa si intende per modello di business, ecco qualche esempio a cui ispirarsi per adattare la propria idea di linea d'abbigliamento alle risorse che si hanno a disposizione:

  • Stampa digitale su richiesta (Print-On-Demand): il metodo più semplice, veloce ed economico, ma anche meno proficuo e meno qualitativo
  • Dropshipping: affidarsi a terzi per la gestione degli ordini evitando così di sostenere i costi di un magazzino accordando solo una minima percentuale, quindi un metodo economico che tuttavia non offre il completo controllo della situazione
  • Private Label: si acquistano vestiti "vuoti" da personalizzare, lasciando quindi più spazio alla fantasia; questo modello può garantire maggiori profitti, ma richiede anche maggiori spese
  • Abbigliamento su misura: il più classico dei modelli, il migliore qualitativamente e in termini di profitti, tuttavia richiede un budget più alto e un importante impiego del proprio tempo dalla creazione delle bozze alla scelta dei produttori

Step 3: Fai un business plan

business plan La fase successiva è quella del business plan, la più delicata di tutte! Si tratta della creazione della vera e propria base dell'azienda, ovvero un piano dettagliato in cui elencare tutto ciò che riguarda l'attività che si sta per avviare, dalle caratteristiche ai costi. Questo elemento ha quindi un'importanza vitale, sia durante la fase di pianificazione aziendale che per la comunicazione esterna nel caso in cui si è alla ricerca di potenziali finanziatori o investitori. Perciò nel redigerlo si deve essere più chiari possibile facendo emergere la concretezza e la solidità del progetto.

Le cose da non trascurare sono molte, ad esempio bisogna elencare tutti i costi che si dovranno sostenere all'inizio e durante l'attività, i fondi e i finanziamenti a disposizione, quali profitti sono previsti facendo attenzione a non elencare quelli che ci si aspetta e, nel caso specifico della linea di abbigliamento, descrivere i propri abiti spiegando a chi sono rivolti e perché dovrebbero fare la differenza. Infine parlare anche dei piani per il futuro è un punto in più a proprio favore!
Ecco in sintesi cosa non deve mancare nel business plan e come redigerlo:

  • Mission aziendale: descrivere l'idea, i prodotti, gli obiettivi che si intendono raggiungere e parlare delle proprie competenze e del tempo che verrà dedicato all'attività facendo emergere se verrà svolta come lavoro principale o secondario
  • Presentazione della linea: spiegare a chi è rivolta, lo stile, i tessuti e materiali che si intende utilizzare, ma soprattutto il motivo per cui questa idea dovrebbe fare la differenza ed essere diversa dalla concorrenza
  • Costi: quanti e quali bisognerà sostenere inizialmente e durante l'attività, elencando le cifre, a cosa saranno destinate (materiali, mano d'opera, pubblicità), quanta disponibilità economica si ha o se sarà necessario richiedere un finanziamento
  • Collaboratori e partner: dire se si hanno già dei collaboratori o bisogna trovarli (designer, corrieri, consulenti, fornitori) ed eventualmente elencare chi sono
  • Profitti: fare una stima dei guadagni che si possono ottenere lavorando quanto e come descritto nel business plan, inserendo solo i potenziali profitti e non quelli che ci si aspetta

Step 4: Crea un brand vincente e proteggilo (registrarlo legalmente)

marchio registrato dirittiE' arrivato il momento di pensare all'immagine dell'azienda! In questa fase ci si riferisce a nome e logo, gli elementi distintivi e identificativi che rappresentano e riconducono alla propria azienda. Entrambi devono essere il più possibile personali e legati a qualcosa che indichi se stessi e la propria idea, facendo attenzione a non essere banali, scontati e copioni.

Per evitare questo terribile errore la cosa migliore è affidarsi ad un professionista esponendo la propria idea per trovare un punto d'incontro con la sua fantasia e la sua arte e creare così qualcosa di unico. E' fondamentale chiedergli di preparare diverse bozze da valutare, e sceglierne una solo quando si è davvero convinti poiché logo e nome saranno per sempre e la gente riconoscerà l'azienda già solo da essi.

Altra cosa da tenere in considerazione è il fatto che nome e logo potrebbero già essere in utilizzo, pertanto bisogna assicurarsi che siano liberi da diritti d'autore e subito dopo registrarli come proprio marchio commerciale. In questo modo si eviterà che qualcuno rubi e usi quell'identità o comunque, nel caso in cui accadesse, si è tutelati legalmente.
In sintesi, in questa fase bisogna:

  1. Essere originali nella scelta basandosi su quella che è l'idea dell'azienda
  2. Affidarsi a un grafico piuttosto che crearlo da sé su un sito internet
  3. Valutare bene tutte le opzioni messe a disposizione dal grafico
  4. Scegliere solo quando si è davvero sicuri
  5. Assicurarsi che nome e logo siano liberi da diritti d'autore
  6. Se liberi registrarli a proprio nome, altrimenti rimettersi a lavoro ricominciando dall'essere originali

Step 5: Disegna i tuoi abiti e le tue collezioni

progettazione e disegno abito Siamo finalmente arrivati alla realizzazione vera e propria del prodotto!

Si inizia col disegnare gli abiti partendo da bozze le quali saranno da modificare anche mille volte se necessario pur di ottenere un prodotto perfetto. In questa fase è importante mostrare i primi disegni a persone fidate così da ottenere commenti e critiche che altrimenti potrebbero arrivare successivamente dagli acquirenti, quindi meglio riceverle quando si è ancora in tempo per effettuare modifiche.

Si procede poi con la scelta della collezione da proporre in base alla stagionalità e alle tendenze del momento e, di conseguenza, si decidono e scelgono i tessuti da utilizzare. Durante questo passaggio non bisogna mai perdere di vista il proprio USP (Unique Selling Point) così da rimanergli fedeli e non allontanarsi da quella che era l'idea iniziale!

Prese tutte le decisioni è arrivato il momento di produrre. In questa fase si può lavorare da soli se si hanno le conoscenze e competenze adatte, ma se si è completamente nuovi nel settore è importante rivolgersi a dei professionisti (sarti, serigrafie, ditte specializzate ecc...) per poter finalmente concretizzare il progetto.

In sintesi:

  1. Disegnare le bozze degli abiti
  2. Ottenere i primi feedback
  3. Apportare eventuali modifiche
  4. Scegliere la collezione in base a stagionalità e tendenze senza perdere di vista la propria idea iniziale
  5. Scegliere i tessuti da utilizzare
  6. Realizzare i vestiti tagliando e cucendo da sé solo se si è grado, altrimenti rivolgersi a collaboratori specializzati nel mestiere come sarti e serigrafie

Step 6: Trova i giusti partner

partnership Trovare dei partner per la produzione è una fase molto delicata poiché tali collaborazioni dovrebbero essere proficue e durature nel tempo ma non è semplice trovare aziende partner con le quali instaurare un rapporto lavorativo e di fiducia facendo scattare anche una certa affinità.

Durante la scelta è quindi fondamentale analizzare, esaminare e valutare bene tutte le opzioni per poi scegliere quelli che meglio si sposano con le proprie necessità.
Ma prima di tutto, nel campo della moda chi sono i partner di cui si ha bisogno? In base alle proprie competenze e limitazioni, ci si può affidare a:

Stabiliti di quali partner si necessita, come si scelgono quelli giusti? Prima di tutto è importante stabilire quali sono i propri bisogni piuttosto che basare tutto su un fattore economico. Non è certo questa la fase in cui bisogna risparmiare! Ad esempio se si parla di fornitori di tessuti la scelta del made in Italy è più costosa ma costerà di più in futuro quando i consumatori scarteranno il prodotto per via dei tessuti di dubbia provenienza o della realizzazione in paesi che sfruttano la manodopera.
Altro fattore da considerare è il punto di forza di ogni potenziale partner esaminando i progetti su cui ha lavorato così da capire se fa al proprio caso: in poche parole se si ha in mente una linea casual è inutile valutare un'azienda che va forte sugli abiti da sera!

Step 7: Promuovi la tua linea e i tuoi abiti

promozione social network La parte più divertente, ma comunque altrettanto impegnativa, è quella della promozione. Creata l'azienda, il business plan, il marchio, il concept e messo sul mercato il prodotto, bisogna poi portare tutto ciò alla conoscenza dei consumatori. Per farlo abbiamo a disposizione tantissimi canali che vanno dalla classica pubblicità cartacea (volantini, cataloghi, brochure) al sito web con vendita online, passando per eventi ai quali partecipare, arrivando fino al digital marketing. Quest'ultimo è un potentissimo strumento che, con un po' di fantasia e invenzione, può essere sfruttato al meglio attraverso social network, blog, newsletter, sponsorizzazioni, annunci. Più di tutto ci si può rivolgere a influencer e testimonial ai quali fare indossare il proprio marchio e i propri abiti così da farli portare in giro per le strade e per i social, sfruttando il loro enorme bacino di utenza e la loro fortissima influenza sociale!
Ecco un elenco dei canali di promozione da poter sfruttare:

  • Sito web completo di e-commerce e blog sul quale pubblicare articoli interessanti e rubriche settimanali;
  • Social Media, soprattutto un profilo Instagram e una pagina Facebook;
  • Influencer e Testimonial, sono ormai la pubblicità vivente di ogni marchio;
  • Eventi durante i quali farsi conoscere, ottenere nuovi contatti e instaurare collaborazioni;
  • E-mail marketing e newsletter settimanali;
  • Sponsorizzazioni Facebook;
  • Annunci Google Ads;
  • Shopify che è ormai la piattaforma di riferimento per lanciare un negozio online;
  • Marketing cartaceo come biglietti da visita, brochure, cataloghi e volantini.

Quanto costa?

costo attivit In ogni attività i costi di avvio dipendono molto dal tipo di business che si decide di intraprendere. E' difficile fare una stima dei costi, soprattutto nel campo della moda dove le cifre variano in base al target da raggiungere, ai tessuti da utilizzare, alla lavorazione richiesta, ai costi di produzione e spedizione, non considerando anche eventuali spese facoltative come consulenze e pubblicità, perciò è ovvio che più è grande il business che si vuole avviare, più l'investimento sarà alto.

Per capire meglio: una linea di t-shirt richiede sicuramente un investimento minore rispetto ad una linea di abiti da sposa. Il dato certo è che non esiste progetto che non richieda un investimento, perciò se si ha intenzione di avviare un'attività a costo zero o con un centinaio di euro si sta partendo col piede sbagliato. Un business non può esistere senza una disponibilità economica da mettere in gioco! Questa è una cruda verità ma non deve demoralizzare nessuno, anzi incoraggiare a non rinunciare alla propria linea d'abbigliamento per mancanza di fondi, piuttosto informarsi sugli incentivi e finanziamenti per l'imprenditoria messi a disposizione soprattutto per gli under 30 e le donne.

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